Luca Carra, Internazionale (Scienza in rete)
26 maggio 2020
In Italia si muore sempre meno di covid. Il 25 maggio la protezione civile ha segnalato 92 decessi di cui 34 in Lombardia. Il giorno prima erano cinquanta, e zero in Lombardia. Ma se i morti sono sempre meno, possiamo sperare che anche in presenza di una ripresa delle infezioni la mortalità resti contenuta? Non potrebbe darsi il caso che, come accaduto fin dall’inizio in Germania, alla crescita degli infetti corrisponda una linea solo in leggera salita dei morti, quindi uno scenario diverso e per molti versi tranquillizzante? O ci stiamo illudendo?
Teresa Simeone, MicroMega
7 marzo 2020
“I singolari avvenimenti che danno materia a questa cronaca si sono verificati nel 194… a Orano; per opinione generale, non vi erano al loro posto, uscendo un po’ dall’ordinario: a prima vista, infatti, Orano è una città delle solite, null’altro che una prefettura francese della costa algerina”.[1]
L’incipit di una delle più famose e inquietanti opere della letteratura mondiale di tutti i tempi ci immerge nell’ordinarietà di un luogo che è Orano ma potrebbe tranquillamente essere Codogno o Wuhan o Daegu.
Sarantis Thanopulos, Il Manifesto
28 febbraio 2020
La paura di essere contagiati dal Coronavirus ha un fondamento concreto: un rischio più alto di morire rispetto alla normale influenza, specialmente se si è anziani e già sofferenti di altre malattie. La paura reale di essere contagiati viene dalla voglia di vivere.
Irma D'aria, Repubblica.it
29 novembre 2019
La diagnosi di Aids arriva in ritardo per una donna europea su due. A dirlo sono i dati diffusi dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) e dall'Ufficio regionale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per l'Europa. Secondo i dati del 2018, nei 53 paesi della regione europea ci sono state oltre 140mila nuove diagnosi di infezione da Hiv, di cui più di 26mila nella Ue.
11 gennaio 2018
Il Ministero della Salute ha presentato nei giorni scorsi, in incognito e in ritardo di dieci mesi, la Relazione IVG 2016 sull’attuazione della legge 194 relativa alle ”Norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza”. Secondo legge doveva essere presentata nel mese di febbraio, rispetto a quanto dispone l’art. 16 della stessa legge.