+ Reddito - Violenza

da Finché morte non vi separi
30 ottobre 2012

Manifestazione contro la violenza sulle donne. Io vado in borghese. Alcune le vedo in divisa d’ordinanza.
Porto con me un cartello indegno secondo alcune perché dice soltanto “+ reddito – violenza”.

Dal personale al politico, si portano in piazza le proprie rivendicazioni e non enunciati generali e vi dirò nel corso del mio racconto perché a me serviva + reddito per uscire dalla violenza.

Sono serena, rido e scherzo con un mio amico con il quale ci siamo dati appuntamento. La manifestazione è esclusivamente separatista. Qualcuna ci guarda male e dunque dobbiamo indietreggiare fino ad arrivare quasi a toccare il cordone dei militari che seguono il corteo.

C’è un cartello che si riferisce genericamente ai “maschi”. Il mio amico è lì con me e mi dice “ma il problema siamo tutti noi?”. Gli dico che no. Credo di no.

C’è chi ha un look estroso, sono simpatiche, divertite e divertenti. Mi inserisco in quello spezzone e sembrano gradire anche la presenza del mio amico.

Poi si avvicina una dello spezzone più incazzato e riferendosi ancora al cartello mi dice “hai sbagliato manifestazione… questo non è un corteo del sindacato dei lavoratori. qui si parla di donne, capisci? D-O-N-N-E!” e scandisce e urla per farmi sentire.

Accadeva un bel po’ di anni fa, e oggi per fortuna tra le amiche c’è una consapevolezza totalmente diversa. Non serve dire che io e il mio amico ci defilammo e che finimmo la giornata in un baretto, carino, a mangiare dolci e a bere thé.

Perché in quel momento sentivo più solidarietà da lui che dopo qualche tempo mi avrebbe aiutato a trovare un lavoro che da quelle donne, anzi, D-O-N-N-E, che avrebbero dovuto essere lì anche in mia rappresentanza.

Io sono sicura, a partire da me, che con la storia della violenza c’entra anche il reddito. Perché senza reddito dove vuoi andare e come ti vuoi liberare?

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