DROGHE E TOSSICODIPENDENZE IN EUROPA

13 marzo 2012

Per molti versi, la relazione di quest’anno presenta numerosi aspetti contrastanti. Da un lato, il consumo di droga sembra essere relativamente stabile in Europa.
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I livelli di prevalenza, pur rimanendo nel complesso elevati in termini storici, non sono in crescita. E in alcune aree importanti, quali il consumo di cannabis da parte dei giovani, si osservano segnali positivi. D’altro canto, destano preoccupazione gli sviluppi nel mercato delle droghe sintetiche e, più in generale, le modalità di utilizzo di una più ampia gamma di sostanze da parte dei consumatori di droga. La poliassunzione, compresa la combinazione di sostanze illegali con alcol e, talvolta, con medicinali e sostanze non controllate, è diventata il modello dominante di consumo di droga in Europa.

Questa situazione rappresenta una sfida per le politiche europee in materia di droga e le relative risposte. Nella maggior parte degli Stati membri manca ancora un quadro politico completo per affrontare il problema del consumo delle sostanze psicoattive, e i servizi di erogazione del trattamento devono adattare le proprie prassi per soddisfare le esigenze dei pazienti con problemi correlati al consumo di diversi tipi di sostanze.

Analogamente, al fine di orientare e valutare l’impatto delle misure di riduzione dell’offerta di droga occorre tenere debitamente conto del mercato complessivo delle sostanze psicoattive. In assenza di una prospettiva di ampio respiro, i risultati raggiunti nell’affrontare i problemi correlati a una droga particolare possono spingere i consumatori a fare uso di altre sostanze. La presente relazione illustra con numerosi esempi come il mercato delle sostanze stupefacenti illegali in Europa sia dinamico, innovativo e rapido nell’adattarsi sia alle opportunità sia alle misure di controllo.
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