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Dalla corte Ue limitazioni al "turismo del welfare"

Tagli ai benefici non contributivi dei cittadini europei. La Corte europea di Giustizia del Lussemburgo ha confermato ieri in una attesa sentenza, politicamente significativa, che un cittadino dell'Unione senza una occupazione non può chiedere di beneficiare di aiuti sociali in un paese terzo nel quale risiede.
Beda Romano, Il Sole 24 Ore ...

Se Germania e Europa non parlano la medesima lingua

E' straordinario come muta il giudizio sulla caduta del Muro di Berlino venticinque anni dopo. Dell'emozione suscitata da quell'evento e della sua immensa risonanza mondiale rimane soltanto una enfatica reiterazione mediatica. A 25 anni dalla caduta del Muro, l'integrazione del Paese con il resto della Ue è riuscita soltanto in parte. Creando nuovi problemi...
Gian Enrico Rusconi, La Stampa ...

Cos'è rimasto di quel muro

Il Muro di BerlinoIl Muro di Berlino non crollò il 9 novembre 1989. Solo, ne cambiò la percezione generale. Da impenetrabile barriera geopolitica che separava la parte Ovest dall'Est dell'ex capitale del Reich - il "mondo libero" dall'impero sovietico - a mera barriera architettonica,
Lucio Caracciolo, l'Espresso ...

La sfida dei ragazzi di Budapest

Internazionale
30 10 2014

Il 26 ottobre migliaia di persone sono scese in piazza a Budapest per protestare contro il progetto del governo di tassare l’uso di internet. Due giorni dopo altri cortei, molto più numerosi: nella capitale, in altre città del paese, davanti ad alcune ambasciate ungheresi in Europa. Anche se nel frattempo il primo ministro Viktor Orbán aveva fatto una parziale marcia indietro, mettendo un limite mensile di 2 euro al prelievo per gli utenti privati.

La mobilitazione, però, non sembra fermarsi. Il primo paragone che viene in mente è quello con la Turchia: come Erdoğan, Orbán è un leader nazionalista e conservatore che alle urne non perde un colpo. Ma parla un’altra lingua rispetto a quella dei ceti urbani più giovani e dinamici.

A Istanbul il movimento di Gezi park era cominciato con una piccola protesta in difesa di un fazzoletto di verde e di qualche albero. In Ungheria la scintilla è stata un balzello di 150 fiorini per ogni gigabyte scaricato. Certo, è difficile che la piazza degli Eroi di Budapest diventi un’altra Taksim. Ma le proteste di questi giorni possono segnare una svolta nei rapporti tra Orbán e quella parte del paese che non lo ama e che non sembra aver alternative politiche credibili a cui guardare.

Andrea Pipino

Al tramonto d'Europa

  • Martedì, 28 Ottobre 2014 15:58 ,
  • Pubblicato in Il Commento
Franco "Bifo" Berardi, Micromega
25 ottobre 2014

1. Si può fermare l’offensiva liberista in Italia?
La manifestazione nazionale del 25 ottobre della CGIL può essere l’inizio di un'onda di rivolta dei lavoratori italiani contro il soffocante austeritarismo dell'Unione europea, e contro il governo Renzi-Berlusconi, vassalli locali del potere finanziario.

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