Ci sono 900 corpi che giacciono a 375 metri di profondità, a 85 miglia al largo della
Libia. Sono i corpi dei migranti morti il 18 aprile scorso, quando un peschereccio caricato all'inverosimile si è inabissato nel
Mediterraneo. Solo 28 persone sono sopravvissute. Per le altre, compresi 50 bambini e 200 donne, non c'è stato nulla da fare: i
migranti erano quasi tutti chiusi a chiave nella stiva. Il
governo italiano ha promesso che la nave verrà riportata in superficie, in modo che quei
morti "pesino sulle
coscienze europee". Non dovranno essere più numeri, ma persone con nome e cognome, magari un volto, una foto.
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Giordano Stabile