di Doriana Goracci, Reset Italia
13 01 11Fai conto che non sapevi dov’era finita tua figlia la tua compagna una sorella un’amica e poi ti dicono quattro giorni dopo di andare a riconoscere un corpo, di una 36enne, “massacrata per poi buttarla come immondizia in mezzo alla strada, svestita, senza una mano e con un sacco di plastica nero legato con dello scotch adesivo grigio intorno al collo“. Questo è capitato ai familiari di Susana Chavez, 36 anni, morta ammazzata, violentemente si, lei una che aveva avuto la presunzione di inventare una frase, ”nemmeno una morta in più”, che in Messico dove viveva si dice “Ni una muerta más“, per centinaia di donne uccise negli ultimi anni a Ciudad Juarez, la città del Femminicidio al suo Paese, e anche il Nostro…conosce questa parola Femminicidio.