Cultura-Pawel KuczynskiLuca Mastrantonio, Corriere della Sera
25 maggio 2015

Nell'ultimo numero di "Nuovi argomenti", tra autrici e autori, in 71 rispondono a un questionario sulla libertà d'espressione: da Erri De Luca a Walter Siti. Qual è la principale minaccia per la libertà d'espressione in Italia? Non il terrorismo islamico che ha sventrato la redazione di Charlie Hebdo, per il quale anche gli intellettuali italiani, con eccezioni come Roberto Saviano, sembrano adagiarsi in una comfort zone dove la difesa assoluta della libertà di satira si perde (e rifugia) tra mille distinguo.

Prima erano soltanto sei, e abbastanza marginali nel mondo della letteratura. Ma adesso sono oltre 150 gli scrittori, con nomi di peso come quello di  Joyce Carol Oates e Patrick McGrath, a protestare con grande clamore perché il Pen Club si è permesso di assegnare a Charlie Hebdo il premio intitolato alla libertà d'espressione. Di cosa hanno paura? Perché tanto accanimento e malanimo contro una testata che dopo la carneficina di Parigi era diventato il simbolo della libertà conculcata, vignettisti massacrati per delle vignette considerate blasfeme? Joyce Carol Oates è arrivata su Twitter a suggerire un paragone tra Charlie Hebdo e il Mein Kampf di Hitler, ambedue, ha scritto, liberi di essere pubblicati, ma ambedue, allo stesso modo, senza differenze, portatori di un messaggio razzista.
Pierluigi Battista, Corriere della Sera ...

Libertà di movimento in Europa

MigrantiJosé Ignacio Torreblanca, Internazionale
11 aprile 2014

E' comprensibile che nelle emergenze le emozioni prendano il sopravvento, ma lasciarsi dominare dalla paura può essere più pericoloso delle persone che attentano al nostro stile di vita e alla nostre libertà. Dopo gli attacchi di Parigi alla redazione di Charlie Hebdo e alla comunità ebraica, ...

Io vivo senza nessun Dio

Arriva un quarto d'ora prima all'appuntamento. È scortata da alcuni agenti. Niente perquisizioni o formalità. Ma per tutto il tempo dell'intervista le guardie del corpo restano con noi nel luogo in cui la incontro, non lontano dalla redazione di Charlie Hebdo dove è avvenuta la strage. Lei è Zineb El-Rhazoui, la giornalista e sociologa delle religioni francomarocchina scampata all'attentato del 7 gennaio scorso solo perché quel giorno si trovava a Casablanca.
Simona Maggiorelli, Left ...

Je suis Zineb

Il giorno dell'agguato a Charlie Hebdo non era andata in redazione. La sua colpa è di aver scritto, insieme a Charb, "La vita di Maometto". Ma soprattutto è quella di essere donna, marocchina e atea: "Tutte cose insopportabili per gli integralisti". Che ora l'hanno condannata a morte.
Anais Ginori, La Repubblica ...

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