Corriere della Sera
03 01 2013
GERUSALEMME - Troppo magra per la passerella. È quello che alcune modelle israeliane potrebbero sentirsi dire dopo il passaggio di una nuova legge che, dal primo dell’anno, ha bandito dalla pubblicità le donne (e gli uomini) con un indice di massa corporea inferiore a 18,5 (il tasso usato per identificare la malnutrizione dall'Organizzazione mondiale della sanità).
L'INDICE CORPOREO-Il mondo della moda è da tempo accusato di spingere le giovani all’anoressia idealizzando esempi di bellezza di una magrezza innaturale, ma non c'è accordo tra i vari Paesi su come affrontare il problema. Israele, dove il 2% circa delle ragazze tra i 14 e i 18 anni soffrono di gravi disturbi alimentari (un tasso simile a quello di altri Paesi sviluppati secondo gli esperti), è il primo Stato a stabilire per legge che l’indice di massa corporea (il rapporto tra peso e altezza) di chi posa per la pubblicità non debba essere inferiore a 18,5. Se per esempio una modella è alta 1 metro e 72 non potrà pesare meno di 54 chili.
CONTRO I PROFESSIONISTI DEL FOTO RITOCCO-Chi pubblica le immagini pubblicitarie dovrà inoltre rivelare se sono state alterate per fare sembrare più magri i soggetti. Le compagnie pubblicitarie che violano le norme possono essere denunciate (dagli stessi cittadini) e multate. In Italia, la settimana della moda di Milano ha adottato il limite di 18,5 come indice di massa corporea delle modelle, e quella di Madrid prevede un limite di 18. In America, l'associazione degli stilisti ha formulato alcune linee guida per raccomandare un’alimentazione e un ambiente di lavoro salutari, ma senza regole precise sul peso. Si tratta di forme di autoregolamentazione che secondo alcuni non sono sufficienti. La legge israeliana è il risultato della battaglia di Adi Barkan, noto agente israeliano delle top model che dice di averne viste tante, troppe, ammalarsi e morire. Ma altri avrebbero preferito delle norme meno precise sul peso e che si concentrassero sulla salute delle modelle.