La democrazia inquinata

corruzioneLa sentenza di Napoli è prima di tutto la fotografia di un grande squallore morale che si è trascinato nel tempo e ha contribuito a inquinare la dialettica politica e parlamentare. Un costume perverso le cui conseguenze a lungo termine il paese sconta ancora oggi.
Stefano Folli, la Repubblica ...

Il padrone del tempo. Dire è più di fare

  • Lunedì, 11 Maggio 2015 08:01 ,
  • Pubblicato in Il Commento
Dalì, soft wachtFilippo Barbera, Il Manifesto
9 maggio 2015

Più sorprendente di Berlusconi. Non solo perché più vicino a noi e quindi capace cli lasciare un ricordo vivido,quasi urticante, ma soprattutto perché più rapido nell'agire. La velocità. Questa è la dote di Renzi. Concentrare più scelte, obiettivi, messaggi, in un lasso di tempo più ristretto, infinitesimale. Dividendo tutto a infinito, anche il rapido Achille non raggiunge mai la lenta tartaruga, che sembra così velocissima. ...

Renzi ricordi questo numero: 1.887.112

Bugie e veritàLa prossima volta che vuol tirarsela un pò, cosa che gli capita non rarissimamente a causa di una certa dose di autostima, Matteo Renzi dovrebbe ricordare questo numero: 1.887.112. Cos'è? È la più grande sparata spaziale nella storia di un presidente del Consiglio. In grado di ridicolizzare tutti gli altri capi di governo passati, presenti e futuri. 
Gian Antonio Stella, Sette - Corriere della Sera ...

L'Italia innocente

Verità e mezognaNon è gentile chiedere l'età a una donna e i supremi giudici della Cassazione non hanno potuto dimostrare che l'ottantenne presidente del consiglio sapesse che la ragazza scappata da una casa famiglia aveva appena diciassette anni quando si fermava la notte nella villa di Arcore. Un vero gentiluomo. [...] Bisognava essere degli antiberlusconiani accecati dall'odio per non capire che se il politico più potente del paese si interessava alla ragazza certamente si trattava di un nobile sentimento di paterna preoccupazione per la sorte dell'illustre nipote.
Norma Rangeri, Il Manifesto ...

Il protocollo e il condominio che non c'è più

E' lui il più debole sul piano politico, al limite dello psicodramma; lui che è uscito sconfitto dal confronto sul Quirinale e ormai non è quasi in grado di porre veti o esercitare l'interdizione. È lui quindi che deve affrettarsi ad afferrare la mano che gli viene tesa per evitare di perdere tutto. La rete degli interessi economici che ruotano intorno a Mediaset consiglia più che mai la massima prudenza e il ritorno a un comportamento istituzionale.
Stefano Folli, la Repubblica ...

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