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Aumentati i minori vittime di violenze in Brasile

  • Venerdì, 17 Luglio 2015 08:34 ,
  • Pubblicato in Flash news
Osservatore Romano
17 07 2015

Nell'ultimo quarto di secolo, secondo uno studio dell'Unicef, il Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia, sono raddoppiati in Brasile gli omicidi di persone al di sotto dei diciannove anni.

In un rapporto pubblicato ieri, l'Unicef rende noto che si tratta di ben ventotto uccisioni al giorno.

Le morti violente di minori sono salite dalle cinquemila registrate nel 1990 alle 10500 nel 2013, facendo del Brasile il secondo Paese più violento al mondo dopo la Nigeria.

Secondo lo studio, le vittime principali sono i poveri afro latino-americani, che in genere vivono nelle baraccopoli alla periferia delle grandi città. ...

ArticoloTre
16 07 2015

Questa volta il tema è la pedofilia: la Commissione europea ha infatti inviato al nostro paese un parere motivato, secondo passaggio della procedura di infrazione Ue, per la mancata comunicazione di tutte le misure nazionali adottate per assicurare la piena attuazione della direttiva comunitaria contro l'abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori e la pornografia minorile.

L'Ue -che ha inviato pareri motivati anche a Grecia, Malta, Portogallo, Romania e Spagna- ha sottolineato come le misure di tale direttiva dovessero essere attuate già entro il dicembre 2013; nonostante i solleciti e lettere di messa in mora, l'Italia non ha ancora provveduto a comunicare alla Commisione che fine abbia fatto la direttiva, che ha prevede un'armonizzazione della definizione dei reati penali in materia di abuso sessuale contro i bambini, di sfruttamento sessuale dei bambini e di pornografia minorile in tutta l'Unione europea.

La stessa stabilisce inoltre un livello minimo di sanzioni penali e comprende anche disposizioni per lottare contro l'abuso sessuale on-line a danno dei bambini e contro il turismo sessuale avente per oggetto i minori. Infine, intende impedire che le persone condannate per crimini sessuali contro i bambini esercitino attività professionali che comportano un contatto frequente con i bambini.

Adesso, l'Italia e gli altri cinque Paesi hanno due mesi di tempo a disposizione per notificare alla Commissione tutte le misure adottate per assicurare la piena attuazione della direttiva. In caso contrario la Commissione ha facoltà di deferirli alla Corte di giustizia dell'UE.

Autismo, il pianto è un campanello d’allarme

  • Giovedì, 16 Luglio 2015 11:26 ,
  • Pubblicato in Flash news

West
16 07 2015

Per la diagnosi precoce dell’autismo si può monitorare anche il pianto neonatale.

Si tratta di una nuova frontiera della medicina sperimentata dal NIDA, il network italiano per il riconoscimento precoce dei disturbi dello spettro autistico, coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità.

Mettendo a confronto il pianto di cinquanta neonati con fratelli autistici con quello di altrettanti piccoli senza precedenti in famiglia, i ricercatori hanno individuato, nel primo gruppo, sintomi del disturbo e di altre malattie neurologiche. Una scoperta che è valso al NIDA l’ingresso in un importante progetto di ricerca europeo.

Roberta Garofalo

Il Manifesto
16 07 2015

David e Marius frequentano il liceo scientifico di Cosenza. A scuola ottengono voti alti. Sono entrambi rom. Vanno sue giù per le spiagge delle coste calabresi, ma non sono in vacanza.

Ogni mattina si alzano alle 5. Alle 7 sono già operativi insieme ai loro genitori: rivendono i prodotti che comprano all'ingrosso dai cinesi.

Si alzano presto per necessità lavorative e per cause di forza maggiore. Nelle tende dell'accampamento in cui vivono da poche settimane, infatti, è difficile sostare, perché la temperatura interna supera i 50°. ...

Quei nuovi poveri con lo stipendio

rich-poorNel 2014, dopo tre anni di aumenti costanti, la diffusione della povertà si è fermata. Le buone notizie finiscono qui e mi sembra difficile considerarle, come è stato detto, "non negative". Non c'è stato, infatti, nessun miglioramento nella percentuale di famiglie e individui che vivono in povertà relativa e nemmeno di quelli che vivono nella più grave povertà assoluta.
Chiara Saraceno, la Repubblica ...

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