La Stampa
27 08 2015
Addio all’icona della lotta dei diritti degli afroamericani. E simbolo della marcia di Selma. È morta all’eta di 104 anni Amelia Boynton Robinson, l’attivista che sulla sedia a rotelle e mano nella mano con il presidente Barack Obama ha attraversato il ponte del «Bloody Sunday», quello di Edmund Pettus, in occasione dei 50 anni della marcia di Selma.
È stata una leader coraggiosa e dedicata alla battaglia per i diritti civili. Per la maggior parte dei suoi 104 anni, Amelia si è impegnata in un principio semplice: tutti meritano il diritto di voto”, afferma il presidente americano, Barack Obama, sottolineando che «50 anni fa, Amelia ha marciato a Selma e il calmo eroismo di coloro che hanno marciato ha aiutato ad aprire la strada al Voting Rights Act», con il quale veniva concesso il voto agli afroamericani. «Ma ha continuato a marciare per il resto della sua vita, per assicurarsi che la legge fosse rispettata e le barriere buttate giù. L’America è fortunata. Onorare un eroe americano come Amelia richiede seguire il suo esempio».
Robinson ha trascorso interamente la sua vita a battersi per i diritti degli afroamericani: «Era una persona amorevole e che incoraggiava gli altri, ma i diritti civili erano la sua vita’’ afferma il figlio, Bruce Boynton, annunciando la scomparsa della madre, avvenuta in ospedale dove era ricoverata da luglio. Prima donna afroamericana a candidarsi per il Congresso in Alabama, Robinson aveva invitato nel 1965 Martin Luther King a unirsi alla marcia per reclamare il diritto di voto per i neri.
Una marcia che poi è entrata nella storia americana come «Bloody Sunday»: Robinson era con altri 600 manifestanti sul ponte Edmund Pettus quando, insieme agli altri, è stata attaccata e picchiata dalla polizia. Una foto che la ritrae incosciente sul ponte quel giorno ha fatto il giro d’America, aumentando la consapevolezza e la forza del movimento per i diritti civili. La sua battaglia per il voto agli afroamericani è culminata con la partecipazione, come ospite d’onore, alla firma del “Voting Act Rights” da parte del presidente Lyndon B. Johnson.
la Repubblica
09 07 2015
Nell'elegante quartiere di Chamberì pochi ormai ci fanno caso. E i più giovani ignorano del tutto quei nomi incisi in caratteri bianchi sulle targhe azzurre del Comune.
A una manciata di isolati dal Paseo del la Castellana, c'è una Calle del General Yague che fa angolo con la Calle del General Varela.
E' il doppio tributo in un colpo solo a due criminali protagonisti della lunga notte della dittatura: il primo; Juan Yague, soprannominato come "il macellaio di Badajoz" per il massacro di migliaia di civili durante l'assedio alla città dell'Estremadura, il secondo, José Enrique Varela, ministro dell'Esercito, scomparso nel 1951, ma comunque imputato post-mortem dal giudice Garzòn per crimini contro l'umanità. ...
Globalist
11 06 2015
Enrico Berlinguer è morto 31 anni fa, l'11 giugno 1984. Il leader del Pci fu colpito da un ictus, durante un comizio a Padova, il 7 giugno. Berlinguer si accasciò in diretta televisiva, e nonostante il malore continuò il discorso, nonostante la folla urlasse: "Basta Enrico!".
Rientrato in hotel, il politico entrò in coma. Dopo il consulto con un medico, venne trasportato all'ospedale Giustinianeo e ricoverato in condizioni drammatiche. Morì l'11 giugno, a causa di un'emorragia cerebrale.
Ai suoi funerali, che si svolsero a Roma il 13 giugno 1984 in Piazza San Giovanni presero parte più di due milioni di persone. Ma ancora oggi tantissimi italiani non hanno dimenticato i suoi comizi e le sue lezioni: su Twitter #Berlinguer è da ieri trend topic e sono tantissimi anche i giovani, che non hanno vissuto quella stagione politica, che hanno voluto ricordarlo con una frase, un pensiero.
Corriere della Sera
05 06 2015
Celebrata ieri la Liberazione di Roma del 4 giugno 1944 dall'occupazione nazifascista. Il sindaco Marino e l`assessore Cattoi hanno intitolato 7 piste ciclabili alle donne della Resistenza, la prima per Adele Bei.
Ospite d`eccellenza la partigiana Marisa Rodano alla celebrazione della Liberazione di Roma a Ponte Milvio ieri mattina. Per l`occasione sono state scoperchiate le prime 7 targhe dedicate al valore delle donne durante la Resistenza romana, che tra l'8 settembre 1943 e il 4 giugno 1944 ha visto l`occupazione nazifascista guidata dal colonnello tedesco Kappler.
Nonostante la capitale si sia svegliata con altri 44 arresti per l`inchiesta di Mafia Capitale (che non coinvolgono esponenti dell'attuale giunta) il sindaco Marino da Testaccio a Ponte Milvio è giunto in bicicletta per le celebrazioni. ...