CORRIERE DELLA SERA

Il Paese che non ha più genitori

Candida Morvillo, Corriere della Sera
8 febbraio 2019

Il numero medio di figli per donna è rimasto invariato a 1,32, come nel 2017, eppure, nell’ultimo anno, di bambini ne sono nati novemila in meno. L’antinomia dei due dati appena rilasciati dall’Istat è la foto perfetta di una nuova "trappola demografica".

Politica EuropaStefano Montefiori, Corriere della Sera
10 dicembre 2018

"La cultura europea esiste, la sua lingua è il multilinguismo, e il comune denominatore è la cultura dell'individuo, della nazione, della politica. Sono creazioni giudaico-cristiane, che si sono sviluppate nel tempo e che non sono culti ma aperture fragili. Il grande problema oggi è come armonizzare queste culture nazionali.

ManicomiMaria Giovanna Faiella, Corriere della Sera
10 maggio 2018

Ogni anno circa 800mila italiani sono assistiti nei Dipartimenti di salute mentale, significa che circa venti milioni di persone, in quarant’anni, sono state curate e seguite senza essere rinchiuse nei manicomi.
È la stima degli esperti della Società italiana di psichiatria (Sip), in occasione dei quarant’anni di vita della legge 180.

Le mine che in Siria uccidono i bambini

Mine BambiniDacia Maraini, Corriere della Sera
17 aprile 2018

"L’uso dei gas è inammissibile e crudele, soprattutto verso i bambini che sono i primi a morire", mi dice Roberta Petrucci di Medici senza frontiera (Msf), giovane pediatra appena rientrata dalla Siria, "è necessario parlarne, ma vorrei che si ricordassero anche i tanti bambini che muoiono per le mine antiuomo sparse anche dove si presume che ci sia la pace".

Sarajevo Olimpiadi Invernali 1984Gian Antonio Stella, Corriere della Sera
3 dicembre 2017

Edmond e Maja, il prossimo 6 aprile, si sono dati appuntamento in cima al monte Trebevic, sopra Sarajevo. Un appuntamento pieno d’amore. Ma che tocca il cuore anche dell’Europa intera: saliranno lassù, infatti, con la prima corsa della nuova cabinovia che loro stessi hanno regalato alla città.

I bambini non siano vittime "secondarie"

Bambini violenzaPao­lo Di Ste­fa­no, Corriere della Sera
27 novembre 2017

Come tutte le guerre, anche quelle familiari producono i lo­ro effetti "collaterali", tra virgolette perché quando si parla di vittime è difficile utilizzare certi aggettivi. Le "vittime secondarie" dei femminicidi sono spesso i figli, che a volte vengono travolti dalla follia omicida del genitore, ma che anche quando sopravvivono alla strage rimangono vittime:

La responsabilità che ora serve

Politica Indifferenza ReferendumMassimo Franco, Corriere della Sera
5 dicembre 2016

Una nazione dove la democrazia è viva: questo dice la percentuale degli elettori che sono andati a votare ieri per il referendum costituzionale. Ha detto no al modo in cui Matteo Renzi voleva cambiare la Costituzione, più ancora, forse, che al suo governo. Al di là del risultato che si profila e degli ultimi scampoli polemici perfino sulla qualità delle matite usate nei seggi, l'elettorato ha dimostrato di tenere alla Carta fondamentale:

Il "pentimento" del medico abortista

Diritti donneAnna Pompili, Zeroviolenza
28 novembre 2016

Il 23 novembre, sulle pagine del Corriere della Sera, è stato pubblicato un articolo ("Confessioni di un medico abortista") che riporta la vicenda umana e professionale  del dott. Segato,”sessantaduenne vice-primario di ginecologia all’ospedale di Valdagno, medico non obiettore con  migliaia di gravidanze interrotte alle spalle”.

La mia Carolina uccisa da 2.600 like

Frida Kahlo, Il piccolo cervoPaolo Picchio, Il Corriere della Sera
16 settembre 2016

Sono il papà di Carolina, quella ragazzina meravigliosa che manca a me e al mondo da una notte di gennaio del 2013. Mia figlia aveva 14 anni, si è uccisa perché dei giovanotti poco più grandi di lei, dopo averla molestata sessualmente e aver filmato ogni scena, hanno messo tutto su Internet.
Migranti Integrazione AccoglienzaDavide Casati, Corriere della Sera
26 luglio 2016

Quella a cui stiamo assistendo - in modo così prossimo e sconvolgente, nelle ultime settimane - è un'epoca segnata "dalla paura e dall'incertezza. E non bisogna illudersi: i demoni che ci perseguitano non evaporeranno". Anche perché - spiega il filosofo e sociologo polacco Zygmunt Bauman - la loro origine ha a che fare con gli stessi elementi costitutivi della nostra società e delle nostre vite.

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