In Italia ogni tre giorni viene assassinata una donna dal partner o dall’ex partner. Gli omicidi avvengono spesso in prossimità o in seguito alla separazione legale e nella stragran maggioranza dei casi si tratta di delitti che si consumano dopo anni di maltrattamenti familiari fatti di violenze psicologiche, fisiche o di stalking quando non c’è più la convivenza. I dati sono noti: da una indagine a campione, dell’Istat condotta nel 2007 sono 3milioni961mila le donne che hanno subito almeno un episodio di violenza nella loro vita e circa 1 milione ha subito uno stupro o un tentativo di stupro. Nel 70% dei casi l’autore della violenze è il partner. I dati del resto sono coerenti con le ricerche europee condotte a campione in Germania, Finlandia, Svezia, Inghilterra, che denunciano che il 40% delle donne ha subito almeno un episodio di violenza nel corso della vita.
In base ai dati raccolti dall’associazione nazionale D.i.Re alla quale aderiscono 54 Centri antiviolenza che operano su tutto il territorio italiano sono state 11.805 nel 2008 le donne che hanno chiesto sostegno ed aiuto per violenze e maltrattamenti. Nei Centri antiviolenza dell’Emilia Romagna aderenti al Coordinamento le donne accolte sono state 2.371 nel solo 2009.
In un panorama così preoccupante per la vita e l’incolumità fisica delle donne e all’indomani dalla mattanza del 24 e del 25 aprile ci indignano e ci allarmano profondamente le dichiarazioni rilasciate dall’avvocato Nestola e dallo psichiatra Mastronardi, durante un intervista, il 26 aprile scorso, a Rai News 24. Entrambi hanno infatti dichiarato che le donne sono assassinate dal marito o dall’ex partner a causa di comportamenti messi in atto dalle donne stesse, in seguito ad una “denigrazione della figura paterna” o “con le loro continue richieste di denaro” che provocherebbero la furia omicida dei mariti. Siamo ancora alla rivendicazione della “provocazione” come giustificazione della violenza maschile sulle donne? Una volta la si adoperava nei confronti dello stupro oggi dell’omicidio! Con la giustificazione dell’uccisione delle donne, ai maltrattanti è stato così fornita una motivazione. Nestola e Mastronardi dimenticano che il diritto di vita e di morte del pater familias è stato abolito da tempo e che il delitto d’onore, ebbene, fin dal 1981. Questa analisi della violenza alle donne ci appare strumentale ad una strategia che tende non solo a negare la violenza maschile sulle donne ma anche a rovesciarne la responsabilità sulle stesse vittime! Ci piacerebbe che i mass media si rivolgessero anche ai Centri antiviolenza che da otre vent’anni in Italia operano a sostegno di donne vittime di maltrattamento e di violenza e che hanno un osservatorio privilegiato sulla violenza alle donne.
In base ai dati in nostro possesso e alla nostra esperienza, é proprio la incapacità degli uomini di saper vivere e gestire i conflitti con le donne che è il nocciolo della violenza e della furia omicida. Una incapacità che ha origine in una costruzione culturale dell’identità del genere maschile.
Quanto alla tesi che l’80 per cento delle violenze denunciate sarebbe falsa perché si conclude con il ritiro della querela, che é una tesi che d qualche tempo sentiamo ripetere, è una fuorviante interpretazione del dato; tra le cause del ritiro della querela da parte delle donne ci sono diverse motivazioni: i tempi lunghi della giustizia e soprattutto i costi difficilmente sostenibili per le donne in termini non solo economici ma soprattutto psicologici nell’affrontare il processo, ed anche la scelta di non voler far finire in galera il padre dei loro figli!
Bologna 28 aprile 2010
Coordinamento dei Centri Antiviolenza dell’Emilia Romagna
(al quale aderiscono i Centri antiviolenza di Ravenna, Bologna, Lugo, Ferrara, Faenza, Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Ferrara, Rimini)
Nome Centro | Donne accolte 1° gen.-31 dic. 2009 | di cui: italiane
| di cui: straniere
| Donne ospitate
| Minori ospitate/i
| Totale ospiti
|
Casa delle donne per non subire violenza di BO |
614 |
374 |
240 |
75 |
42 |
117 |
Centro donne giustizia di FE |
389 |
186 |
203 |
33 |
11 |
44 |
SOS donna di Faenza |
136 |
87 |
49 |
5 |
2
|
7
|
Linearosa di RA |
445 |
307 |
138 |
21 |
19 |
40 |
Rompiilsilen-zio di RN |
92 |
70 |
22 |
_ |
_ |
_ |
Demetra di LUGO |
39 |
21 |
18 |
5 |
4 |
9 |
Casa delle donne di MO |
281 |
85 |
196 |
20 |
6 |
26 |
Telefonorosa di PC |
144 |
103 |
41 |
3 |
5 |
8 |
Nondasola di RE |
543 |
240 |
303 |
17 |
12 |
29 |
Centro antiviolenza di PR |
214 |
134 |
80 |
17 |
15 |
32 |
TOTALE
|
2.897 |
1.607 |
1.290 |
196 |
116 |
312 |