
Laura quei
bambini non li ha partoriti, ma li ha desiderati e cresciuti dal primo giorno con amore e affetto assieme alla sua compagna e loro madre biologica. Tanto che per i piccoli è sempre stata semplicemente
"una delle nostre due mamme". E quando la storia è finita, e la
coppia gay come altre si è spezzata con discussioni e recriminazioni, per lei si è aperto il vuoto, l'assenza, l'esclusione dalla vita dei piccoli. Sino a ieri. Quando dalla giustizia è arrivato il
riconoscimento di quel legame affettivo, di quel rapporto da genitore così denso e profondo.
Caterina Pasolini, la Repubblica ...