Settenove
05 03 2014
L'impegno di Settenove per la prevenzione della violenza di genere a partire dai più piccoli.
Il riconoscimento da parte della politica in un invito al Quirinale nella giornata dell'8 marzo
In tutta Italia si moltiplicano iniziative e manifestazioni per celebrare la Giornata internazionale della donna dell’8 marzo. Lo scorso anno in questo giorno abbiamo inviato il primo comunicato stampa che annunciava la nascita, a settembre 2013, di Settenove, casa editrice dedicata alla prevenzione della violenza di genere attraverso l’abbattimento degli stereotipi nei libri per ragazzi e giovani adulti.
Da settembre sono stati pubblicati sei libri, il primo di questi, C’è qualcosa di più noioso che essere una principessa rosa? di Raquel Dìaz Reguera, è già alla prima ristampa.
Gli altri titoli pubblicati sono: June e Lea di Sandrine Bonini e Sandra Desmazières, Papà aspetta un bimbo di Frédérique Loew e Barroux, Meat Market dell’editorialista dell’Independent Laurie Penny, Di pari passo. Percorso educativo contro la violenza di genere di Nadia Muscialini e, ultimo nato, Ettore, l’uomo straordinariamente forte di Magali Le Huche.
Fin dalle prime uscite la stampa ha accolto il progetto con molto interesse e alcuni libri hanno contribuito al dibattito – tutto italiano – sull'introduzione dell’educazione al genere nelle scuole prevista dall'ultimo decreto scuola: da una parte i contrari alle “nuove frontiere del femminismo letterario” (Il Secolo d’Italia), dall’altra i sostenitori della proposta di modelli nuovi e alternativi di mascolinità e femminilità (“Settenove è una casa editrice che fa quel che si dovrebbe fare: racconta altre storie, infrange stereotipi, sogna altri mondi”, ha scritto la giornalista Loredana Lipperini).
Tutti, in vario modo, hanno contribuito a destare l’attenzione sulle questioni legate all’identità di genere, al ruolo di genere e alle discriminazioni che questo comporta. Si tratta di aspetti essenziali per lo sviluppo umano e personale di ciascuno di noi, uomo o donna, riconosciuti dalla Convenzione di Istanbul del 2011 e dalla Convenzione Onu per l'eliminazione delle discriminazioni contro le donne (CEDAW) (adottata nel 1979, anno dal quale la casa editrice Settenove mutua il nome), ma pressoché ignorati dalla politica.
La nascita di Settenove ha riscosso interesse e attenzione da parte di varie istituzioni locali e nazionali, riconoscendo l'importanza cruciale dello sviluppo di una cultura dei diritti e del rispetto di genere tra i più giovani. Alla luce di questo, la fondatrice di Settenove, Monica Martinelli, è stata invitata a partecipare all’annuale cerimonia dell’8 marzo al Quirinale. Con lei sarà presente anche Nadia Muscialini, direttrice del centro antiviolenza Soccorso Rosa di Milano e autrice del libro Di pari passo, percorso educativo contro la violenza di genere, edito da Settenove.
In questi mesi l’attività di Settenove si è arricchita di nuovi incontri e molte intense collaborazioni: Nino Ferrara, Fulvia degli Innocenti, il gruppo Le scosse, Glòria Vives e tanto altro ancora.
Le prossime uscite saranno “Mi piace Spiderman… E allora?”, di Giorgia Vezzoli, esperta di comunicazione di genere e blogger; e “Parole Tossiche, cronache di ordinario sessismo”, di Graziella Priulla, docente di Sociologia dei processi culturali all'Università di Catania, esperta di identità di genere e linguaggi.
«Procuratevi i libri, diffondeteli, chiedeteli al vostro libraio, fate pubblicità:
perché questa è la strada da percorrere, comunque la pensiate, a qualunque genere apparteniate.
Buona fortuna, Settenove, e grazie.» Loredana Lipperini
Contatti: Maria Chiara Rioli, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., tel. 333 3301720
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