di
Lea Melandri, La 27° ora30 dicembre 2011
Un giovane ventiquattrenne, studente di psicologia all’Università La Sapienza di Roma, uccide a coltellate la donna che dice di aver amato “
più della sua vita”. Come si può prevenire la
violenza, sempre più frequente, che vede l’amore di un uomo trasformarsi in
odio, una separazione diventare così intollerabile da trasformarsi in una incontrollata
pulsione omicida?
Gli amici e le amiche di
Stefania Noce non potevano scegliere un modo migliore per ricordarla che farlo “con le sue parole e le sue
lotte”.