di
Monica Pepe, Zeroviolenzadonne
Come
burattini senza fili spengono la propria esistenza e cadono al
suolo. L’ultimo un
manager di 42 anni che venerdì 13 aprile si è buttato sotto un
treno in corsa a Sesto Fiorentino. Il penultimo un
imprenditore agricolo trevigiano di 53 anni, rimangono in vita la
moglie e i 4 figli. Monta la contraddizione,
incrina le certezze sentire di
lavoratori che durante il
Secolo breve erano considerati i
privilegiati o il ‘padrone’.
Un
male che è dilagato negli ultimi mesi in Italia, ne avevamo sentito la corrente
gelida qualche anno fa dalla Francia. Le persone che si
suicidano per problemi economici e di
lavoro sono quasi tutti
uomini, asimmetrie di
genere anche queste.