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Sarantis Thanopulos, Il Manifesto
20 ottobre 2018
Tre ricercatori del MIT, Soroush Vosoughi, Deb Roy, Sinan Aral, hanno pubblicato il 9 Marzo 2018 su Science un lavoro: "La diffusione delle vere e delle false notizie online". Uno studio di circa 126.000 voci prodotte via Twitter dal 2006 al 2017 e diffuse da 3 milioni di persone per 4,5 milioni di volte. I risultati della ricerca mostrano che la falsità si diffonde molto più ampiamente, rapidamente e profondamente della verità
Franco Corleone, Il Manifesto
17 ottobre 2018
La morte di Stefano Cucchi sgomenta ancora più dopo la confessione di uno dei cinque carabinieri imputati per il pestaggio avvenuto la notte del fermo. Dalle parole del militare, traspare infatti il carico di inaudita violenza esercitata verso una persona fragile dal punto di vista psicologico e esile dal punto di vista fisico: Stefano Cucchi aveva la passione per la boxe ma pesava solo 43 chili (al momento del decesso si era ridotto a 37 chili).
Chiara Nardinocchi, La Repubblica
10 ottobre 2018
Negli ultimi 10 anni i minori vittima di violenza sono aumentati del 43%. Un numero che preoccupa e che mostra tutta il lavoro che c'è da fare per arginare i reati contro i più vulnerabili. Il dato più allarmante è quello legato alla pedopornografia: nel 2017 gli arresti per detenzione di materiale pedopornografico sono aumentati del 57%.
È questo quanto risulta dal settimo dossier della campagna Indifesa di Terre des Hommes che mira ad accendere i riflettori sui diritti negati dei più piccoli.
Giovanni Di Paolo, Zeroviolenza
6 ottobre 2018
Ricordo l'emigrazione come un sogno. Spesso la sera mi vedevo entrare, parenti, amici di famiglia, vicini di casa, che ci venivano a salutare. Le frasi che mi sono rimaste impresse e ricordo ancora adesso con tanta tristezza: "Mari'... Umbe'" si chiamavano cosi i miei genitori "Maria e Umberto. Perdonatemi se vi ho fatto qualche torto…domani parto per l’Australia o America o Canadà", dipendeva dalla destinazione.
Simone Schiavetti, Left
3 ottobre 2018
"Attraversando la Libia di notte, non hanno visto niente. Chilometri e chilometri di nulla. Lo sfascio del dopoguerra, le distruzioni ai bordi delle strade, le divisioni del conflitto sono stati allontanati dal loro sguardo e dai loro ricordi. Si sono ritrovati sulla costa, raccolti in massa per essere imbarcati alla prima occasione buona, come dopo aver attraversato una bolla. Un tunnel buio, privo di spettri.