02 aprile 2012
Vorrei parlare di questo testo (Amore e violenza. Il fattore molesto della civiltà Bollati Boringhieri, Torino 2011) a partire da una annotazione sull’autrice: la passione di Lea Melandri per le scritture di esperienza, la sua testardaggine nel ritornare sempre e ancora sulla dimensione esistenziale dove s’intrecciano corpo, pensieri ed emozioni. Sento vicinanza con lei innanzitutto nell’amore per il dettaglio, nell’insistenza sulla concretezza e, di conseguenza, nella diffidenza per l’ideologia.