La Stampa
19 12 2014
Di lei alla fine sono rimasti duemilaottocentododici frammenti ossei recuperati in un tombino alla periferia di Milano: strangolata e poi bruciata per aver rifiutato l'omertà mafiosa.
E ci sono voluti degli anni e la forza d'animo di sua figlia Denise perché i resti di Lea Garofalo e il suo gesto di libertà diventassero un simbolo della lotta alla mafia. ...