Circolo Mario Mieli
03 10 2014
I Bowser hanno destato l’interesse dei media americani e non solo… Perchè? Perché sono una famiglia transgender in cui i ruoli di genere diventano fluidi e per molti forse incomprensibili. Bianca oggi ha 32 anni e fino a 11 anni fa si chiama Jason, ma sapeva di essere nata donna fin da bambina. Nick ha 27 anni e fino ai 20 per tutti era Nicole, ma anche lui sapeva che presto avrebbe potuto essere quello che sentiva fin dalla nascita. Le loro transizioni però non sono arrivate alle operazioni definitive, per cui nessuno dei due ha cambiato i propri genitali.
In questo modo il loro amore ha potuto dare vita due splendidi bambini, Kai, 3 anni, e Pax, quasi 1, che per ora non sanno che è stata mamma a mettere incinta papà, ma che crescendo conosceranno perfettamente la loro storia e quella della loro famiglia. Bianca ha dichiarato al The Mirror: “Non mi preoccupa come reagiranno. Non faremo mai passare questa cosa come “sbagliata” e i ragazzini sono molto più aperti e privi di giudizio degli adulti”.
Bianca e Nick comunque non hanno mai tenuto nascosta la loro storia, semplicemente non avevano mai esposto le loro identità ai media, ma ora vogliono creare consapevolezza e cambiamento attraverso i loro racconti, che spesso stupiscono poiché osservandoli da fuori nessuno si accorgerebbe della loro identità transgender.
Certo quando Nick era incinta, le reazioni delle persone non furono proprio tranquille: “La mia gravidanza non era “la norma” per molti, così tanti erano sgomenti“, ma con l’aiuto di Bianca è riuscito a superare un’esperienza che comunque da uomo trans è stata molto difficile poiché il suo corpo ha subito mutamenti importanti. Nick ha poi optato per un cesareo, per evitare la fase più “femminile” della nascita. Bianca, ironizzando ammette di non essere poi così dispiaciuta di non subire i dolori del parto: “Avere dei figli è quello che ho sempre desiderato. Semplicemente non pensavo che avrei trovato qualcuno con cui concepirli”.
A mio parere, storie di persone come i Bowser sono bellissime e fondamentali per mostrare che la realtà non è binaria e l’amore non dipende dai genitali, ma è pieno di sfumature e di vite talmente diverse le une dalle altre che rendono questo sentimento unico. Ecco una piccola gallery per conoscere più da vicino i Bowser!
la Repubblica
25 09 2014
Cade l'obbligo del cognome paterno, arriva la libertà di scelta. L'aula della Camera ha approvato il testo sul doppio cognome, che ora deve passare all'esame del Senato per l'approvazione definitiva. La proposta di legge adegua il nostro ordinamento alla sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo del 7 gennaio scorso.
I sì sono stati 239, i no 92, astenuti 69. Il voto è stato segreto. Hanno votato a favore Pd, Sel, Led e Scelta Civica. Hanno votato contro Lega, Fdi, Per l'Italia e Ncd; Dorina Bianchi del Nuovo centrodestra ha votato a favore in dissenso dal suo gruppo. Forza Italia ha dato ai suoi libertà di voto. M5S si è astenuto. Ecco, in sintesi, le novità:
Libertà di scelta. Piena libertà nell'attribuire il cognome. Alla nascita il figlio potrà avere il cognome del padre o della madre o i due cognomi, secondo quanto decidono insieme i genitori. Se però non vi è accordo, il figlio avrà il cognome di entrambi in ordine alfabetico. Stessa regola per i figli nati fuori del matrimonio e riconosciuti dai due genitori. Ma in caso di riconoscimento tardivo da parte di un genitore, il cognome si aggiunge solo se vi è il consenso dell'altro genitore e dello stesso minore se quattordicenne.
Figli adottivi. Il principio della libertà di scelta, con qualche aggiustamento, vale anche per i figli adottati. Il cognome (uno soltanto) da anteporre a quello originario è deciso concordemente dai coniugi, ma se manca l'accordo si segue l'ordine alfabetico.
Trasmissibilità del cognome. Chi ha due cognomi può trasmetterne al figlio soltanto uno, a sua scelta.
Cognome del maggiorenne. Il maggiorenne che ha il solo cognome paterno o materno, con una semplice dichiarazione all'ufficiale di stato civile, può aggiungere il cognome dell'altro genitore. Se però nato fuori del matrimonio, non può prendere il cognome del genitore che non l'ha riconosciuto.
Entrata in vigore differita. Le nuove norme non saranno immediatamente operative. L'applicazione è infatti subordinata all'entrata in vigore del regolamento (il governo dovrà adottarlo al massimo entro un anno) che deve adeguare l'ordinamento dello stato civile. Nell'attesa del regolamento, sarà però possibile (se entrambi i genitori acconsentono) aggiungere il cognome materno.