Circolo Mario Mieli
05 06 2015
Nel corso di un incontro per l’asse educazione della “Strategia nazionale di contrasto alla discriminazione delle persone lesbiche, gay, bisessuali e trans” dell’Unar, in calendario ieri presso una sede della Presidenza del Consiglio, abbiamo appreso con sconcerto che tutte le azioni originariamente previste in quest’ambito sono state cancellate su richiesta e iniziativa del Ministero dell’istruzione.
In particolare i momenti di formazione dei dirigenti scolastici sui temi del bullismo omofobico e transfobico verrebbero eliminati in favore di non meglio precisati interventi contro tutte le discriminazioni che devono essere ancora persino immaginati.
Andrea Maccarrone, Presidente del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, dichiara: “Soltanto un anno fa, la Ministra Stefania Giannini in persona, incontrando alcune delle Associazioni lgbt, si era personalmente e politicamente impegnata a portare a termine le azioni previste dal piano messo in campo dall’UNAR e dalla Ready, con la nostra collaborazione, sospese a seguito del cambio di Governo. Da allora, dopo aver eliminato proprio il contribuito delle nostre realtà associative da quel percorso, nessun impegno è stato in verità mantenuto, a cominciare da quello di istituire un vero tavolo formale di consultazione su questi temi presso il Ministero”.
“Adesso – prosegue Maccarrone – apprendiamo che l’intero asse educazione è di fatto morto. Una decisione gravissima e un pessimo segnale alla luce del preoccupante fenomeno del bullismo omofobico e degli impegni che il Governo aveva assunto con il Consiglio d’Europa per il contrasto alle discriminazioni verso le persone lgbt“. “Di fatto il Governo si è piegato alle pressioni proprio dei gruppi integralisti e omofobi che, attraverso una intensa campagna di propaganda e di disinformazione, si oppongono con forza a qualsiasi intervento di informazione corretta sui temi dell’omosessualità e transessualità nelle scuole” -conclude Maccarrone – “Una politica miope che lascia soli migliaia e migliaia di studenti lgbt, insegnanti, scuole e Associazioni che coraggiosamente intendono portare avanti interventi di reale informazione di contrasto al bullismo tenendo testa a una pressione sempre più forte e aggressiva.
La Ministra Giannini ha perso ai nostri occhi di ogni credibilità e allontana l’Italia dall’Europa del rispetto e dei diritti“. Sempre ieri, alla presenza della consigliera del Primo Ministro Matteo Renzi sulle pari opportunità, Giovanna Martelli, è stato presentato un portale ricco di contenuti importanti su orientamento sessuale e identità di genere che, però, per stessa ammissione dell’onorevole Martelli, non è ancora on line per non meglio precisati intoppi burocratici. Solo perché incalzata, la delegata di Renzi si è impegnata a dare la luce al Portale entro una settimana. Ma lontano dall’ufficialità chi ha collaborato alla sua realizzazione ammette che il sito era pronto da mesi ed è stato fino a oggi bloccato solo per la mancanza di un assenso politico.
A questo punto occorre urgentemente un chiarimento politico da parte del Capo del Governo Renzi in persona. “Al netto delle dichiarazioni di intenti sul riconoscimento delle coppie omosessuali, infatti, l’Esecutivo non solo non ha messo in campo alcuna vera nuova iniziativa di contrasto alle discriminazioni ma non è stato neppure in grado di mantenere gli impegni assunti in precedenza“.
Per ribadire con fermezza la nostra richiesta di una politica che sappia mantenere gli impegni assunti e l’urgenza di azioni e interventi di contrasto alle discriminazione e di promozione della cultura delle differenze nella scuola e nella società, saremo tutte e tutti in piazza sabato 13 Giugno per la grande parata del Roma Pride.
Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli
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Ufficio Stampa
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Viene la tentazione di non crederci molto, perché sbuccia un po' lo stereotipo del bullo maschio che la prepotenza la mostra, nella forma della violenza agita o almeno parlata, nell'offesa scagliata di fronte al branco solidale o codardo. A scuola di sicuro lo si vede meno il bullismo delle ragazze, e quando viene scoperto o denunciato sì presenta in tutta la sua natura sdrucciolevole. È spesso un bullismo delle relazioni, invisibile e anche difficilmente denunciabile. Si gioca sulle esclusioni più che sulle azioni.
Mariapia Veladiano, La Repubblica ...