Lipperatura14 12 2012
Tullio De Mauro su Internazionale riferisce delle iniziative intraprese nel Regno Unito per colmare il gap fra maschi e femmine in fatto di lettura. Il divario esiste anche in Italia, dove la lettrice, pilastro del mercato editoriale, è da sempre osannata e blandita (e a volte trattata da adorabile e utile sciocchina, dai tempi in cui Gustave Le Bon in Psicologia delle folle, sosteneva che la massa è femmina).
Di fatto, senza la lettrice non si ha quasi mai best seller: non è necessariamente un bene, è un semplice dato. Credo, però, che porsi il problema, come hanno fatto in Gran Bretagna, di incentivare la lettura fra i bambini e i ragazzi sia più che corretto. Anche per il bene di futuri aspiranti scrittori che dichiarano gioiosamente di non aver tempo per leggere, e di cui si è parlato (fuori onda, davanti a fumanti tazze di te’) qui a Courmayeur: ma è tempo di tornare, adesso.