Federico Tulli, Left16 ottobre 2016
Come dovrebbe essere il
contraccettivo ideale? "
Semplice da utilizzare, poco costoso,
facile da reperire". Parlando con Left il professor
Carlo Flamigni entrava così nel rovente dibattito sulla
(dis)informazione istituzionale in materia di
contraccezione e sui metodi a disposizione delle donne per poter scegliere di non rimanere incinte dopo un rapporto sessuale.
L’anticoncezionale ideale, secondo il ginecologo e componente del Comitato nazionale per la bioetica, «è quello capace di irritare i teologi e mistificatori di professione che affermano falsità antiscientifiche in base al criterio antidiluviano della dignità della procreazione, per cui vita sessuale e vita riproduttiva nell’essere umano secondo loro non si possono disgiungere».
Era l’inizio del 2011 e da alcuni mesi si discuteva in Italia la vendita della EllaOne, la cosiddetta pillola dei 5 giorni dopo. Due studi su Lancet ne avevano certificato una maggiore efficacia nello scongiurare gravidanze rispetto al levonorgestrel, la pillola tradizionale “del giorno dopo”, e la francese Hra pharma – produttrice di entrambe – aveva chiesto all’Aifa l’autorizzazione a entrare nel mercato italiano. Il via libera arrivò il 2 aprile 2012 con un ritardo di tre anni rispetto agli altri grandi Paesi europei e agli Stati Uniti.
Veniamo all’oggi. «Semplice da utilizzare, poco costoso, facile da reperire»: Flamigni sapeva quel che diceva. La vendita senza ricetta della EllaOne ha difatti favorito un improvviso crollo degli aborti nel nostro Paese. È quanto dovrebbe emergere dalla Relazione del ministero della Salute sull’attuazione della legge 194/78 sull’interruzione volontaria di gravidanza (Ivg).
Il documento viene presentato ogni anno in Parlamento tra metà ottobre e metà di novembre, ma Left è in grado di anticipare i risultati più rilevanti della Relazione 2016, vale a dire i dati definitivi sulle Ivg del 2014 e quelli preliminari del 2015.
Analizzando i bollettini statistici dell’Istat, realizzati sulla base dei dati trasmessi dall’Iss-Sistema di sorveglianza dell’interruzione volontaria della gravidanza, la prima cifra che balza agli occhi riguarda il drastico calo degli aborti nel periodo preso in esame…
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