La 27 Ora
16 05 2014
In occasione del convegno “Dalla pelle al cuore. Disabilità, Affettività, Sessualità” che si svolge a Roma il 16 maggio, Anna Fiorelli, presidente della Consulta H del Municipio XII di Roma Capitale, intervista Anna Gioria, autrice del libro autobiografico Una storia che non sta in piedi.
Ho accettato di rilasciare questa intervista perché ritengo che la sessualità delle persone considerate diversamente abili sia una tematica molto importante.
Dato che non sussiste una vera differenza tra le persone considerate disabili e quelle ritenute “normali” e poiché sono essenzialmente PERSONE, hanno tutte gli stessi diritti e gli stessi doveri.
In base a ciò, tutti devono poter vivere a pieno ogni aspetto della loro vita, tra i quali anche la sessualità. In Italia, quest’ultima è vissuta come un tabù: quasi come se i diversamente abili fossero dei soggetti completamente asessuati. Inoltre, ho voluto dare il mio contributo a questo simposio, perché in questi giorni il tema della sessualità dei disabili è molto dibattuto: poche settimane fa è stato presentato un disegno di legge sull’introduzione dell’assistente sessuale dei disabili, persona qualificata professionalmente che dovrebbe seguire il disabile nel suo percorso di scoperta e gestione della propria sessualità. Tale figura in altri paesi europei, in particolare quelli del nord, è già molto diffusa. Per quanto riguarda il nostro paese sarà un percorso lungo, in quanto già adesso in fase embrionale, il tema è molto discusso per i costi e per la formazione.
Anna Gioria