Communianet
18 05 2015
Arroganza, demagogia, xenofobia, luoghi comuni, banalità, insulti e provocazioni questo il mix che caratterizza i comizi di Matteo Salvini. Abbandonata ogni velleità federalista, del resto in tutta Europa, i partiti indipendentisti non vogliono avere rapporti con la lega e scelta l'alleanza strategica con la razzista Marine Le Pen, il leader del carroccio continua nella sua impresa di trasformare il suo partito in una forza nazionale e nazionalista. I suoi viaggi su e giù per l'Italia però rappresentano delle vere e proprie provocazioni a cui gli antirazzisti rispondono contestandolo.
Il 16 maggio il tour di Salvini in Toscana prevedeva alcune tappe: Massa. Viareggio e Pisa. A Massa i manifestanti si sono presentati con i gommoni e uno striscione con su scritto: “sui gommoni ci mettiamo i padroni.” La polizia ha caricato pesantemente spaccando delle teste e alcune persone sono dovute ricorrere a cure mediche il clima di repressione è stato, inoltre, caratterizzato anche da dei fermi di polizia. A Viareggio Salvini si è presentato nel centro del mercato ed è stato subito accolto da grida e fischi. Ha quindi deciso di abbandonare il mercato sfrecciando a gran velocità, con la sua auto, per le strade della città dove trovava alta gente a contestarlo. Il suo autista scendeva dall'auto e lanciava una bottiglia contro un manifestante. Intanto in piazza Margherita, dove era previsto il comizio per le 18.00 il numero dei contestatori aumentava di fatto divenendo padroni della piazza.
A lato Nord centri sociali e partiti della sinistra; a lato Sud ARCI, associazioni di immigrati e i movimenti LGBTQ. Solo alle 19.30 la polizia riusciva a fatica a far salire sul palco prima il candidato alle elezioni regionali Borghi che insultava i contestatori e poi Matteo Salvini, che con oltre un'ora e mezzo di ritardo, parlava solo per dieci minuti riscuotendo una marea di fischi. Il dato che salta subito all'occhio è come il numero dei contestatori fosse almeno il doppio dei manifestanti.
La terza tappa di Salvini avrebbe dovuto essere Pisa dove un corteo antirazzista di 400 persone lo stava aspettando ma a quel punto ha preferito andare a tenere il suo comizio in una deserta Calambrone.
La Toscana ha dato un chiaro segnale di resistenza alle politiche razziste e xenofobe propagate dalla Lega Nord. Questo non significa come afferma falsamente Salvini che sia appiattita sulle politiche del PD di Matteo Renzi ed Enrico Rossi. Proprio Enrico Rossi, nuovamente candidato alla regione Toscana per il PD, è stato contestato alcuni giorni fa all'ospedale unico della Versilia a Lido di Camaiore. Il tentativo strumentale è quello di polarizzare l'offerta politica tra i due Matteo. Si tratta, però, di due opzioni entrambi funzionali al capitale. Per questo è giusto che le contestazioni siano figlie di processi di autorganizzazione. Lo striscione che apriva il corteo a Pisa diceva proprio “Né con Salvini né con Renzi!”
Il Manifesto
17 02 2015
Salviners sono i fan di Matteo Salvini. Sono coloro che commentano ogni suo post su Facebook o twitter. Il merito di averli creati è di Matteo Salvini molto attivo sui social, dove cerca di avere una interazione con i suoi eventuali elettori, in maniera diretta, come ai leghisti è sempre piaciuto fare. Eppure nonostante i social non credo siano il termometro della società, la pagina FB di Salvini è alquanto inquietante non solo per i contenuti espressi ma soprattutto per il tenore dei commenti che nessuno rimuove perché evidentemente al Salvini stesso fa comodo far sfogare gli istinti bestiali dei suoi elettori o futuri tali.
Partiamo da un presupposto: ogni giorno c’è almeno un post contro i rom e i clandestini. E sottolineo almeno. Il resto è mera cronaca politica o aneddoti della giornata del leader, utili a costruirne il profilo “umano”. Prendiamone uno recentissimo, questo dedicato alla Kyenge, che nonostante non ricopra più incarichi di governo, viene spesso usata dal Salvini come paradigma della “straniera che vuol comandare da noi”: https://www.facebook.com/salviniofficial/posts/10152761702188155
A parte i vari fotomontaggi che ritraggono la Kyenge come una scimmia, del resto pochi giorni fa il Senato ha deciso di non procedere contro Calderoli per aver dato dello scimpanzé alla Kyenge stessa, il resto è un continuo di foto di Adolf Hitler (gettonassimo dai Salviners), Benito Mussolini, a volte Breivik (cazzo Breivik dai, il nazista stragista norvegese) quando non incitano alle “docce” a gas, all’affondare i barconi dei migranti con i cannoni, a bruciare i campi rom e ogni tipo di bestialità possibile e immaginabile: un vero e proprio circo dell’odio, brutale e sgrammaticato. Del resto Salvini e la stessa Lega Nord, sono stati tra i partiti che hanno reso il razzismo una opzione politica. Ed è successo grazie anche al silenzio sia dei media che degli altri “partiti democratici” che spesso hanno sfidato la LN sullo stesso terreno razzista-populista (pensate alle polemiche nel PD per i rom o gli stranieri che votano alle primarie e alle campagne dei sindaci-sceriffo del centrosinistra, come Zanonato a Padova).
Ma il paradigma è proprio in questo post dove Salvini si rivendica di essere “disumano”. Attraverso questo viene sdoganato ogni commento, ogni contenuto e rende fattibile ogni sentimento xenofobo e razzista. Ha promosso una sorta di “racism pride” attraverso quel populismo che ti fa affermare candidamente concetti come “se difendere la propria terra è razzismo allora sono razzista”. Il problema è che il neo razzismo populista leghista, che usa l’islamofobia come clava contro i migranti, sta facendo da traino a tutta la destra ex berlusconiana, che caduto il Re prova a riciclarsi come “nuovo”: ad esempio Giorgia Meloni. Ed è proprio con i Fratelli d’Italia che chiudiamo il piccolo festival degli orrori: Tommaso Foti, romagnolo, che parlando di Isis, Gheddafi e Libia chiudeva così un suo tweet “Ce la avessero lasciata come colonia, oggi magari…”. Ormai vale tutto, anche rivendicarsi le colonizzazioni del Duce.
Il 28 febbraio a Roma, in piazza, per cominciare a fermare la marea nera che avanza.